martedì 29 agosto 2023

Frammenti in attesa di Eleonora Satta





Non mi sarei mai immaginata di arrivare fino a qui e non nascondo che è una grande emozione. Siamo alle porte co' sassi. E' un modo di dire tutto fiorentino, che penso nasca nel Medioevo, quando la notte le porte della città venivano chiuse e coloro che arrivavano dopo la chiusura, si muniva di sassi che lanciavano contro questi enormi portoni, per farsi aprire dalle guardie. Tipo "Altolà, chi va là".
Le porte esistono ancora: Porta Romana, San Frediano, San Niccolò.
Il significato che ha preso nel tempo è l'approssimarsi di un evento importante.

Ebbene sì. Ci siamo. Pochi giorni ancora e il mio romanzo di esordio verrà distribuito e venduto sulla piattaforma di Amazon.
Ho preferito la strada dell'auto pubblicazione che mi fa sentire più libera sotto molti punti di vista.
Ho potuto gestire il mio lavoro da sola, con l'aiuto dei professionisti che volevo.
Se pubblichi con una Casa Editrice, a parte la difficoltà di trovare quella giusta che non imponga troppe postille, sei poi legato, per un lungo periodo, alle loro regole. No, non faceva proprio per me.
E' stato molto divertente, formativo, intrigante, una grande emozione. Il lavoro che ho amato di più è stato l'editing con Michaela Nicolosi, dove la mia editor mi ha guidato senza mai impormi nulla, solo consigliandomi le strade che potevo scegliere nei confronti di una frase da modificare o una parola da cambiare. Anche il cosi detto "betaggio", cioè far leggere il romanzo a dei lettori sopraffini che possano dare un parere, un suggerimento, è stato mettersi alla prova, ascoltare, mettere da parte quella specie di senso del possesso che si ha su ciò che si scrive e affidarsi.
Questo romanzo era partito in un senso e col passare del tempo ha cambiato completamente il suo racconto e i modi di essere scritto. Come se piano piano ci fosse una diversa consapevolezza dentro di me. Direi un gioco magnifico, che consiglio a tutti: lo scrivere libera la mente, fa vagare la fantasia, è una meditazione, perché non pensi più ai problemi quotidiani, ma sei lì in quella storia, la vedi passare davanti a te come se fosse un film.
Non so più quante volte ho letto e riletto Frammenti, così si chiama il romanzo. Quante volte ho spostato la punteggiatura, cercato sinonimi per non essere ripetitiva, aggiunto particolari e tolto brani noiosi. E' veramente un lavoro sartoriale.
Non so se è riuscito bene, ogni scarrafone... Spero solo di poterlo condividere, di ascoltare critiche di chi lo ha letto.
Mi sento come se avessi fatto tanta strada con uno zaino sulle spalle. Adesso mi fermo e mangio qualcosa all'ombra di un bosco, in santa pace.
Poi con lo zaino alleggerito, riprendo il cammino. Chissà dove mi porterà.
Foto di Micaela Basagni: Io, Lola e Vasco (e cane che ci viene incontro). Bei tempi!





2 commenti:

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